Giorgia Meloni patriota cerca patrioti in Europa

05-07-2021 - Notizie

di Furio Colombo | 4 Luglio 2021 

Trascrivo la frase con cui Giorgia Meloni conclude un articolo-manifesto con cui risponde a Ernesto Galli della Loggia (Corriere della Sera, 2 luglio). Il commentatore del Corriere aveva rivolto alla Meloni la domanda che più frequentemente viene rivolta alla giovane leader: “Ma infine voi chi siete?”. La domanda era motivata da un commento sulle elezioni regionali francesi: Vince la destra, ma la destra di De Gaulle, non quella di Vichy. Può vincere in Italia una destra fascista? Meloni risponde che da Vichy (ovvero dal collaborazionismo fascista con gli invasori razzisti) li aveva liberati da molto tempo il congresso di Fiuggi. E aggiunge curiosamente che “una volta di più si condannarono l’infamia delle leggi razziali e la sciagurata alleanza bellica con la Germania. Quando era accaduto prima? L’infamia delle leggi razziali” e la “sciagurata alleanza bellica” non sono stati episodi sparsi e momenti di errore. Erano tutto il fascismo.

Ma ecco la frase programmatica con cui Giorgia Meloni riassume e conclude la sua risposta a Galli della Loggia: “La nostra visione e il nostro messaggio sono chiari e trasparenti: essere il movimento dei patrioti italiani. La nostra missione è difendere il nostro interesse nazionale, le imprese, i posti di lavoro italiani, le nostre radici classiche e cristiane”. Qui Meloni crea intorno alla parola “patriota” un polverone di significati, nessuno dei quali arriva a dirci chi è un patriota e chi non lo è. Stabilito che qualcuno deve avere combattuto per liberare l’Italia dalla “infamia delle leggi razziali” e deve avere dato la vita per spezzare la “sciagurata alleanza bellica” (gli americani, dice la Meloni, ed è vero, ma qualcuno deve aver rischiato e dato la vita se c’era, alla fine, con i vincitori, un’Italia seduta al tavolo della pace) e c’erano italiani antifascisti al governo al momento di rifare il Paese. Ora a quei patrioti della Liberazione italiana quale compito Meloni intende assegnare adesso?

Meloni ha un suo elenco dei compiti dei patrioti: occuparsi dell’interesse nazionale (stabilito da chi?), delle imprese (dice proprio così: “le imprese”; buona idea elettorale, ovviamente compito doveroso, ma basta a definire il grande movimento di Fratelli d’Italia?) e deve provvedere a posti di lavoro italiani (come si distinguono rispetto agli altri “posti di lavoro”? Sono quelli dovesi muore dopo otto ore interrotte di lavoro agricolo al sole?). Poi Meloni aggiunge un bel problema: “Le nostre radici classiche e cristiane”. Per le radici cristiane la vita di Fratelli d’Italia è facile: basta seguire i fraterni discorsi di un Papa molto attento ai fatti (radici cristiane vuol dire amare il prossimo, persino se straniero). Più complicata la questione delle radici classiche. Parliamo di liceo o di tradizioni locali (tipo “buon sangue non mente”, “fratelli coltelli”, “di mamma ce ne è una sola”…)? Alla fine ti accorgi che un movimento politico ormai solido e in crescita può fare una conversazione spigliata, ma non ha niente da proporre. Giuro che alla fine di una intera pagina che Il Corriere le ha messo a disposizione, Meloni conclude chiamando i patrioti a difendere i valori sopra elencati, nient’altro. Però lo slancio dello scrivere nato con il libro autobiografico la induce ad aggiungere: “Guardando al futuro “.E la storia ricomincia da capo, come quando Giorgia Meloni organizza un grande comizio. Sono tutti del futuro i suoi fan, tutti senza fascismo. Ma perché allora (è una osservazione che Galli della Loggia non si lascia sfuggire, come risposta alla risposta della Meloni), perché tutti quei giovanotti di Forza Nuova e CasaPound, accolti ogni volta “dal loro passato, come scorta e come amici, in ogni evento del futuro?”. La risposta non è più necessaria. Nel paginone già citato del Corriere, Giorgia Meloni ha scritto anche: “Il tempo degli esami del sangue nei confronti di Fratelli d’Italia e della Destra italiana è terminato da un bel po’. Oggi siamo proprio noi i più strenui difensori della democrazia, della sovranità popolare, della libertà di pensiero e di parola, dello Stato di diritto”. La data della pagina (lo ripetiamo) è 2 luglio 2021. La sera del 3 luglio i telegiornali hanno dato notizia del patto firmato da Fratelli d’Italia con gli altri leader del fascismo europeo: si affidano tutti alla guida di Orbán, primo ministro ungherese che, nel suo Paese, ha cancellato per legge ciascuno dei valori elencati da Meloni e ciascuno dei diritti civili indicati in tutte le Costituzioni europee. A questo punto diventa chiaro il senso rovesciato e orwelliano che Meloni ha dato alla parola “patriota”. Patrioti sono i carcerieri di Santa Maria Capua Vetere, che bastonano anche i detenuti in sedia a rotelle. Patriota è non rispondere alle chiamate dal mare di chi sta per morire. I patrioti hanno a carico Regeni e Zaki, Cucchi e Aldrovandi. E sparatorie e speronamenti libico-italiani ai barchini degli emigranti.