Francesco, la rivoluzione della pace

18-08-2022 - Notizie

Francesco, la rivoluzione della pace

di Enrico Peyretti in “Rocca” n16/17 del 15 agosto -1 settembre 2022

Per la prima volta un papa invita a rifiutare di fare la guerra per ragioni di coscienza. Non solo condanna la guerra («inutile strage»), ma chiede – non ai governanti, ma ai soldati – di non farla, di disobbedire! È una rivoluzione di papa Francesco contro la politica, anche democratica, che ha l’omicidio di massa tra i suoi mezzi regolari. Chiede ai giovani di disobbedire, di far fallire le guerre. In realtà, il papa si accoda ai movimenti moderni per la pace attiva, che condannano ogni guerra come crimine. Ma l’appoggio del papa dà nuova voce. Per questo l’informazione conformista lo mette a tacere, parla d’altro. Ma noi, o vediamo questa novità, o non vediamo niente. Francesco chiama i giovani, e anche noi vecchi, a fare quella rivoluzione che nessuna delle moderne rivoluzioni ha fatto (eccetto la rivoluzione femminista). Invita i giovani a disobbedire agli ordini di guerra. Senza i soldati la guerra non si fa. La faranno con corrotti e venduti, anche per miseria, faranno la guerra con gli schiavi, a farsi ammazzare per ammazzare altri schiavi. Gli uomini liberi annullano la guerra. È vero che oggi la fanno i tecnici, ma anche loro hanno coscienza, possono bloccarla. Francesco propone come esempio Franz Jägerstätter, che disobbedì a Hitler. Il quale è il tipico comandante da non obbedire, come chiunque comanda una guerra. Anche fra i tedeschi non pochi furono i ribelli di coscienza, ma Franz è un esempio molto chiaro. Francesco boicotta i governi che reclutano per la guerra, peggio che mai se è di dominio. Per lo più le religioni fanno accettare l’autorità politica anche se fa guerra. Era un peccato disobbedire, ma ora il papa chiede di fare questo «peccato». Corregge una lunga tradizione. Non glielo perdoneranno. Dobbiamo difenderlo con la forza civile della ragione umana. La guerra diventa una discriminante morale: o umano, o disumano! I media conformisti chiacchierano del ginocchio e del si o no le dimissioni del papa, per non parlare della cosa importante: il papa sta invitando le nuove generazioni ad una rivolta nonviolenta di coscienza contro la politica omicida, che ammette tra i suoi mezzi la guerra: ormai non ha alcuna giustificazione. Ci sono giustificazioni per ammazzare il nemico personale? No. E neppure per ammazzare il nemico politico. Ma se ti aggredisce? Ci sono reali esperienze storiche di difesa popolare nonviolenta, che gli statisti, anche democratici, non vogliono conoscere. Perché? Perché dipendono, anche loro, dall’economia di guerra, che non difende la vita, ma dominio e privilegio. Il messaggio di Francesco è nel sito vatican.va: Praga, 11-13 luglio 2022. Link : https:// press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/ pubblico/2022/07/11/0528/01069.html Copio alcune parti: «Ora dobbiamo impegnarci tutti a mettere fine a questo scempio della guerra, dove, come al solito, pochi potenti decidono e mandano migliaia di giovani a combattere e morire. In casi come questo è legittimo ribellarsi! Qualcuno ha detto che, se il mondo fosse governato dalle donne, non ci sarebbero tante guerre, perché coloro che hanno la missione di dare la vita non possono fare scelte di morte. Allo stesso modo mi piace pensare che, se il mondo fosse governato dai giovani, non ci sarebbero tante guerre: coloro che hanno tutta la vita davanti non la vogliono spezzare e buttare via ma la vogliono vivere in pienezza. Vorrei invitarvi a conoscere una figura straordinaria di giovane obiettore, un giovane europeo dagli ‘occhi grandi’, che si è battuto contro il nazismo durante la seconda guerra mondiale, Franz Jägerstätter, proclamato Beato dal Papa Benedetto XVI. Franz era un giovane contadino austriaco che, a motivo della sua fede cattolica, fece obiezione di coscienza di fronte all’ingiunzione di giurare fedeltà a Hitler e di andare in guerra. (...) Si rifiutò, perché riteneva ingiusto uccidere vite innocenti. (...) Un sacerdote tentò di dissuaderlo per il bene della sua famiglia. Tutti erano contro di lui, tranne sua moglie Francesca, la quale, pur conoscendo i tremendi pericoli, stette sempre dalla parte del marito e lo sostenne fino alla fine. (...) Franz preferì farsi uccidere che uccidere. Riteneva la guerra totalmente ingiustificata. Se tutti i giovani chiamati alle armi avessero fatto come lui, Hitler non avrebbe potuto realizzare i suoi piani diabolici. Il male per vincere ha bisogno di complici». Qui Francesco non è più solo il papa cattolico, è un leader dell’umanità. Aiutiamo la rivoluzione della pace, la proibizione-annullamento della guerra e delle armi, veleno mortale del vivere insieme, il vero bene di tutta l’umanità, senza opposizioni dure di culture e di interessi. La guerra è pluriomicidio. La democrazia è una bella conquista? Sì. È da difendere? Sì. Con le armi e la guerra? No. La democrazia umana è capace di fare molto meglio. La rivoluzione della pace, che bandisce la guerra e l’industria criminale delle armi, sarà più importante della democrazia, perché la realizza. La democrazia armata e bellica è falsa. La guerra non difende, ma falsifica chi la fa. La mano armata è già omicida, non umana. Non si difende la vita con la morte. Quella non è più vita.

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"SOLO IL DISARMO E' RAZIONALE. LA PACE ARMATA E' GIA' GUERRA. LA GUERRA E' MORTALE PER CHI LA VINCE COME PER CHI LA PERDE"
Enrico (operaio del leggere e scrivere) Vedi wikipedia
Vedi: enricopeyretti.blogspot.com/
lists.peacelink.it/pace/ +  www.ilfoglio.info +  www.serenoregis.org

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