XVI DOMENICA PER ANNUM B

18-07-2021 - Preghiere poesie

XVI DOMENICA  PER ANNUM B con  preghiera dei piccoli

Marco  6, 30-34

30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. 31Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. 33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.

34Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.  

 

Nella prima metà del Novecento, le “vacanze” erano esperienza di pochissimi. Campi e fabbrica non concedevano grandi viaggi o lunghi congedi. Pochi giorni di sospensione lavoro attorno a Ferragosto; una merenda sui prati nei pressi di un Santuario con tutta la famiglia e – magari – una mano di bianco in cucina. Niente di più.

Poi è arrivato il boom economico. Sono iniziati i grandi viaggi per raggiungere le rinomate mete turistiche, le case affittate al mare o ai monti e poco dopo voli, crociere, alberghi all inclusive, i grandi spostamenti fino all’obbligo, per alcuni, di dover fare piccoli mutui perché “costretti” ad andare in vacanza. Con il rischio di tornare dal soggiorno estivo non solo più indebitati, ma anche più stanchi di quando si è partiti. Segno che forse la pratica della vacanza come oggi la viviamo non sempre promuove il riposo e la crescita personale. Ed è per questo motivo che Gesù non parla mai – ai suoi discepoli – di “vacanza”, ma sempre di “riposo”. Perché Gesù – esperto di umanità – sa molto bene che ciò che riposa il cuore, la mente e il corpo di tutti noi non è la “vacanza” intesa come l’ingresso nel “vuoto” (da cui deriva la parola) di chi non vuole fare niente, ma quel riposo che si costruisce con precise pratiche e determinate scelte.

Proviamo a prendere sul serio le parole di Gesù sul tema delle vacanze o del riposo: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”.

Il primo dato che colpisce è l’invio di Gesù a portarsi “in disparte”. Un vero e proprio impegno a posizionarsi dalla parte opposta del lavoro, del correre o del “fare”. Gesù non chiede di scappare da tutto e di andare lontano dove si può e si deve solo oziare. La richiesta di Gesù è più leggera e più impegnativa: recarsi dove è possibile ritrovare se stessi. Per imparare a stare un po’ da soli; in disparte, in compagnia di quel silenzio che rigenera la vita tutta. Ma anche per stare con gli affetti più cari in vera libertà e per regalarsi un po’ di tempo – alleggerito dagli affanni del lavoro – per restare con Lui: il senso, l’inizio e il principio della nostra vita.

Noto con stupore sempre imbarazzante che per la stragrande maggioranza anche dei credenti concedersi una messa feriale, una pausa quotidiana di sosta spirituale in chiesa (in un angolo preparato per favorire il raccoglimento e un momento di vita spirituale) o un piccolo approfondimento del Vangelo, suoni come atteggiamento da vecchi. Giovane – per questo modo di pensare – è chi fa le ore piccole, chi corre soprattutto d’estate, chi va in discoteca e non chi si mette al fondo di una cappella – in disparte – per ritrovare se stesso. Per dirla con il sottofondo delle parabole: il primo tornò a settembre carico di debiti, più stanco di prima, con alcune tensioni scoppiate all’interno della banda di amici con cui ha condiviso lo stress estivo e bisognoso di riposo dalle vacanze. Il secondo riprese la vita ordinaria dell’anno sociale rigenerato, interiormente cresciuto e decisamente cambiato nel modo di pensare e anche di amare. Risultato: tanti giovani sono vecchi dentro mentre molte persone avanti negli anni sono giovani dentro: vispi, leggeri, liberi e immersi nelle pratiche di amore che fanno stare bene.

Chiediamo che Gesù buon Pastore sostenga – in questa estate 2021 – il nostro profondo desiderio di riposo; che ci insegni a stare in disparte con Lui e dalla parte della libertà interiore per aiutarci a ricaricare la nostra vita. Un ricordo specialissimo a chi, in questi mesi di caldo, è malato, anziano, solo, in carcere o sulla strada. Il giusto e meritato riposo non ci porti mai a dimenticare o a calpestare chi è al fondo della fila.

Buon riposo a tutti.

                                                                      Preghiera dei piccoli

 

Caro Gesù,

                    è la prima volta che ci faccio caso: Tu non parli mai di vacanze, di ferie o di crociere organizzate per divertirsi. Forse perché sai molto bene che il rischio di tornare dalle vacanze più stanchi di quando si è partiti è sempre possibile.

Tu ai tuoi discepoli parli di “riposo”, proponi “posti in disparte” e fai persino riferimento al deserto.

Per spiegare a tutti noi che le vere vacanze non sono quelle che ci fanno andare lontano, ma quelle che ci aiutano a stare bene: con noi stessi e con gli amici.

Per questo Tu parli in modo diverso di “riposo”.

E hai ragione Tu. Nelle vere vacanze ci si riposa, non si è tristi e non si litiga mai.

Grazie Gesù. E visto che sei Tu il mio amico scomodo, voglio stare un po’ di più con Te, in queste vacanze.

Promesso.