I DOMENICA DI QUARESIMA

07-03-2022 - Preghiere poesie

                          I DOMENICA DI QUARESIMA  con preghiera dei piccoli

Luca 4, 1-13

«1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 2per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. 3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».
5Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra 6e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio.7Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo».8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».
9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; 10sta scritto infatti:  Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano;11e anche:Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra».12Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
13Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato»

 

Sembra proprio che lo Spirito Santo che guida le nostre vite voglia associarsi alle nostre preghiere e proteste contro la guerra lanciata da Putin contro l’Ucraina. E lo fa proponendoci, per la nostra preghiera domenicale, la solenne pagina del Vangelo di Luca che ci presenta Gesù che esce vittorioso dalle tentazioni a cui lo sottopone il diavolo.

Non è vita umana – ci dice questo racconto – quella che si affanna per “prendere” e per possedere; quella che insegue potere e gloria o quella che è disposta ad usare anche la violenza per imporre il proprio dominio sugli altri (mai percepiti come fratelli).

Ma non sono queste le premesse di ogni conflitto armato? Siamo attoniti e frastornati da una guerra “in casa” imprevista e imprevedibile (e che tutti gli esperti davano per impossibile a realizzarsi). Ancora una volta – però – ci è chiesto di prendere coscienza che le radici del male e della violenza non sono nella geopolitica, ma nel cuore umano. E che solo Gesù è l’uomo nuovo che supera, che vince e che sconfigge le tentazioni che ci avviano sulla strada della disumanità.

Ma oltre a condannare ogni guerra e qualsiasi ricorso alla violenza, che cosa ci comunica questo passo del Vangelo di Luca? Intanto ci conferma che nel suo assumere la nostra condizione umana Gesù ha fatto sul serio e si è confrontato – come noi e per tutta la vita – con quelle “scorciatoie” che siamo spesso tentati di intraprendere che, senza tanti giri di parole, san Luca ci dice che provengono dal diavolo. Vediamole.

La prima:Di’ a questa pietra che diventi pane”. “Parlare con le pietre e con le cose a rischio di perdere le relazioni umane e se stessi”, è questa la prima tentazione a cui è sottoposto Gesù. Ma vivere per le cose e sacrificare l’intera esistenza per “pietre” che non arricchiscono il cuore (carriera, soldi, ricchezza, beni di lusso, etc.) è follia. Quanti figli protestano perché hanno avuto tanto o tutto in oggetti e benessere ma sono stati privati della relazione, dello stare insieme e delle attenzioni affettive che il crescere necessita! “Non di solo pane vivrà l’uomo”, risponde Gesù. Per indicare che ciò che ci tiene in vita è il sapersi nutrire delle parole di amore rese solide e nutrienti dalla Parola di Dio.

La seconda. “Ti darò questo potere e la loro gloria” dice il diavolo nella seconda tentazione a Gesù. Confermando così che potere e gloria appartengono al diavolo. Ben venga la voglia di migliorarsi, di fare bene, di assumersi scomode e impegnative responsabilità anche in contesto lavorativo o politico. Purché il proprio agire si svolga sempre nella logica del servizio e distante dalle tentazioni del dominare l’altro per arricchire se stessi sfruttando gli altri. Quante volte però il potere, il prestigio, il primo posto e l’apparire calpestiamo il fratello e perdiamo la serenità di un vivere per fare il bene.

La terza tentazione è ambientata a Gerusalemme. Il diavolo prova – per l’ultima volta – a paralizzare Gesù con l’uso della Parola di Dio (per imitare Gesù che disarma il tentatore citando la Scrittura). “Gettati giù di qui. Vediamo se gli angeli del Signore ti porteranno sulle loro mani” dice il diavolo . Il diavolo usa il salmo 91, ma omette le parti in cui chi prega si affida a Dio e riprende solo le promesse del Signore per instillare in Gesù la messa alla prova di Dio. “Vediamo se verrà a salvarmi”. È la madre di tutte le tentazioni nel nostro pregare: mettere alla prova Dio e fidarsi di Lui solo se soddisfa le “mie” richieste. Significa però farsi un “dio” a proprio uso e consumo e pregare un idolo o un superuomo incaricato di debellare malattie o di superare esami al posto mio.

L’esatto opposto del Dio di Gesù che ci salva facendosi pane per noi e lasciando che il male avanzi su di Lui per vincerlo una volta per tutte. Ecco la buona notizia con cui la chiesa ci invita a iniziare la quaresima: fissare Gesù, l’uomo nuovo che – come noi – è stato attraversato dalle tentazioni dell’avere, del prendere, del potere, della gloria e del ridurre “dio” a un idolo, ma che – per noi – le ha vinte perché ognuno di noi possa fare sua l’umanità liberata dalle ferite inferte dall’egoismo, dalle ingiustizie e dalla violenza.

Buona quaresima con l’augurio che i venti di Pace spazzino via le follie della guerra.

 

                                 Preghiera dei piccoli

Caro Gesù,

                    sei unico: per soddisfare la tua fame non hai accettato di trasformare una pietra in pane. Quando però hai visto che la folla che ti seguiva era stanca e senza cibo ti sei subito adoperato per dare loro pane e pesci.

Per gli altri il miracolo lo hai fatto. Per te, no.

Per questo – secondo me – sei Dio: perché al primo posto non metti mai te stesso, ma sempre gli altri. Noi.

Grazie Gesù perché ti chiami Emanuele che vuole dire “Dio-con-noi”, ma secondo me si può anche dire che il Tuo secondo nome è “Dio-per-noi”.

Avevo bisogno della Quaresima, Gesù. Per ricordarmi che la bellezza del vivere è data dal mettere in pratica questa parolina: “per”.

Aiutami a vivere “per” gli altri e a non pensare solo a me stesso.

Gesù: donaci la Pace e fai finire questa brutta guerra che fa tanto male a tutti.