Crotone, condoglianze ipocrite

03-03-2023 - Notizie

Crotone, condoglianze ipocrite

La catastrofe avvenuta sulle coste di Crotone dove sono annegati 63 persone accertate dopo il naufragio del loro barcone che non ha resistito al mare mosso ed é andata a sbattere contro le coste calabresi é l’ennesima tragedia del mare che si ripete da anni e che ha fatto diventare il Mare Mediterraneo un grande cimitero. Tutto questo é frutto della troppa indifferenza che esiste tutt’ora sul dramma dei migranti e sulle speculazioni politiche fatte su questa questione: si parla male e a vanvera sui migranti per cercare di raccattare qualche voto in più al proprio partito. Se non vogliamo che diventare tutti ipocriti occorre cambiare
registro:
1. Va ripristinato da subito il servizio di soccorso della Marina Militare per salvare i migranti almeno nelle acque territoriali italiane.
2. Vanno sostenute e incentivate tutte le ONG che prestano soccorso in mare aperto. Se poi c’è qualcuno é colluso con i trafficanti della morte, e può darsi che ci siano, é giusto perseguirli.
3. I trafficanti della morte vanno combattuti mettendo a disposizione navi traghetto che partendo dai paesi più a rischio, mettono a disposizione un viaggio ad un costo della metà rispetto di quelli che chiedono le organizzazioni criminali.
4. Va abolito il reato di clandestinità inventato dalla destra per calcoli elettorali: tutti coloro che partono dal Medio Oriente sono persone che scappano dalle guerre, dalla fame, dalla povertà ma non vogliono essere clandestini, al contrario chiedono
cittadinanza.
5. Gli immigrati che hanno un supporto familiare europeo, devono poter essere accolti nella destinazione prescelta da loro perchè non gravano sulla comunità e possono decidere di andare nel paese dove sanno di poter avere un aiuto economico familiare, con le stesse garanzie con cui abbiamo accolto i rifugiati ucraini.
6. Per rifugiati che arrivano in Italia si devono predisporre piani di lavoro socialmente utile con un reddito minimo di sopravvivenza per disincentivare le partenze, predisponendo progetti per il recupero urbanistiche delle zone terremotate e
interventi specifici nel campo della protezione territoriale dai rischi idrogeologico. Anche gli immigrati devono sapere che non possiamo garantire l’impossibile.

Sulle affermazioni del Ministro degli Interni Pantedosi, che la responsabilità di questa tragedia é di coloro che sono morti perchè non dovevano partire, c’é solo da vergognarsi per avere un Ministro che non ha il coraggio di dimettersi. I partiti che chiedono di non speculare su queste tragedie, sanno di avere la coscienza sporca per aver portato la guerra in Afghanistan, in Siria, In Irak, in Libia compresa l’Ucraina, senza assumersi la responsabilità dei disastri compiuti. Troppo comodo fare la scarica barile sulla assenza dell’Europa cronica sulla questione dei migranti come se l’Italia non facesse parte della Unione Europea. In questi giorni si sono sentite troppo condoglianze che sanno di ipocrisia perchè perché non vogliono sentire sentono il grido di disperazione dei bambini, delle donne e di tutti i migranti che hanno sognato una Terra Promessa che non c’è più perché inquinata dai nostri egoismi, dalle nostre paure e dall’indifferenza.

Emilio Vanoni

2 Marzo 2023