SORPASSO MARIANO

06-12-2021 - Notizie

SORPASSO MARIANO 

Mi chiedo perché in molte chiese la statua della Madonna sovrasti per centralità e imponenza il Crocifisso. Si vede la statua di Maria in fondo all’abside in posizione sovrana e il Crocifisso, sull’altare primitivo, rimpicciolito sotto di Lei. E' pur vero che moltissime chiese sono dedicate alla Beata Vergine Assunta, ma il principale dedicatario di ogni chiesa è sempre “Dio Ottimo Massimo” (Deo Optimo Maximo et …), come si legge nel frontone di molte; e, in subordine a Lui, alla Madonna o al tal Santo. Quindi a parer mio questa gerarchia avrebbe dovuto essere rispettata anche nell’arredamento interno, riconoscendo al Crocifisso, che guarda caso è il Figlio di Dio, la posizione più solenne fra tutte le altre figure. Per vero dire nella parrocchiale di Crevacuore (BI) - la più bella chiesa che io abbia avuto dopo la Basilica di Sant’Andrea a Vercelli - c’è una bellissima cappella del Crocifisso, ma laterale e appartata; mentre sua Madre impera sovrana in fondo all’abside. Quando ne hanno progettato l’interno sarebbe stato più consono invertire le posizioni. Non sto ragionando di arte, perché le statue lignee della Madonna sono bellissime, ma di galateo dottrinale.

Soprattutto dal Concilio di Trento (1545-1563) in su, si assiste a una esuberante elefantiasi mariana, senza che il magistero ecclesiastico abbia fatto molto per disciplinarla; anzi l’ha rinforzata con poderose trasfusioni dogmatiche, delle quali peraltro non dubito, e con sdolcinature devozionali: vedi “cuore immacolato di Maria” (1944), che replica in tono cardiaco l’Immacolata Concezione. E s’è anche ventilata l’idea di proclamarla “corredentrice”. E’ rimasto soltanto un desiderio di taluni, fortunatamente non soddisfatto, che s’è preso però qualche mortuaria rivincita. Infatti sul lato sinistro di talune epigrafi funebri è stampata una croce sottilissima sulla quale è sovrapposta la figura di Maria: viene da pensare che la crocifissa sia Lei!

Ma capofila di questi sorpassi mariani è la CEI. Benché le regole liturgiche sanciscano la superiorità delle domeniche di Avvento rispetto ad altre solennità, quando la seconda cade l’8 dicembre la CEI ottiene puntualmente l’indulto per celebrarvi l’Immacolata Concezione.

 

Non so quanto alla Madre di Dio faccia piacere sentirsi così alluvionata devozionalmente.

 

I Vangeli ce la presentano taciturna e appartata, e in questo mi sembra consista la sua personalità e il suo fascino spirituale. Pure in queste cose occorre il senso della misura, anche moderando un po’ apoteosi mariane a cadenza secolare. Non è nello spirito della corretta maternità grandeggiare sul figlio. Una madre che accetti schiacciante protagonismo sul figlio non è madre ma matrona.

 

 

Intendiamoci bene: non sono antimariano, recito il Rosario tutti i giorni. Ma mi sarebbe piaciuto che l’architettura sacra avesse sempre riconosciuto il primato di Gesù Cristo; e la devozione popolare pure, se vogliamo essere Chiesa Cristiana Cattolica e non Chiesa Mariana Cattolica.

  Festa dell’Immacolata 8 dicembre 2021                       don Alberto Albertazzi