Video dal minuto 12.25
TG2000, 19 settembre 2024 – Ore 18.30
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TG2000, 19 settembre 2024 – Ore 18.30
LA RELIGIONE TORNI A PARLARE AGLI ESSERI UMANI. CON LA MADONNA DI DANTE, NON DEI VEGGENTI
Nella Bibbia Maria è una figura marginale, eppure nei secoli è diventata linfa vitale del cristianesimo. Perché dà speranza, non perché manda messaggi.
Altrimenti avrebbe avuto ragione Marx...
Vito Mancuso, La Stampa 20 settembre 2024
Dell’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con la donna siro-fenicia (Marco 7,24-30) si è parlato molto. Anche perché l’esegesi femminista ne ha fatto una bandiera: rispetto ai numerosi racconti evangelici che narrano gli incontri di Gesù con diverse donne, questo ha un fascino particolare. Lei ne esce vincente perché lui si è dovuto piegare non alla sua insistenza, ma alla sua argomentazione...
ono cresciuta in una famiglia allargata, nutrita fin dall'infanzia da un confidente entusiasmo per la Chiesa di Papa Giovanni e le speranze del Concilio Ecumenico Vaticano ii , dalla passione politica ispirata al Vangelo, dalla ricerca quotidiana della conoscenza delle Scritture, dal desiderio di celebrazioni eucaristiche comunitarie, dalla scelta d'amore per i poveri...
di Grazia Villa - L'osservatore romano
Avvocata per i diritti umani
Se c’è un dato profondamente tradizionale che il concilio Vaticano ii ci ha permesso di interiorizzare è che la chiesa non coincide con la gerarchia. Il concilio ci ha permesso infatti di ridire in ogni modo possibile quello che abbiamo sempre saputo e cioè che la chiesa è il popolo di tutti quelle e quelli che credono nel Vangelo, che in questa fede sono stati e sono state battezzate e che questa fede vogliono vivere (nonostante tutte le povertà che segnano il proprio vissuto)...
*in “Donne Chiesa Mondo” del settembre 2024
«Non sono io che ho lasciato la Chiesa. È stata lei a lasciarmi. Anzi non mi ha mai accolta veramente. Mi ci è voluto tempo per capirlo. Poi, d’un tratto, mi è apparso chiaro. Ricordo il momento esatto: guardavo in tv il funerale di Giovanni Paolo ii . Erano immagini commoventi. Qualcosa, però, mi disturbava. Poi, di colpo, la rivelazione: erano tutti uomini. Dove sono le donne?, mi sono chiesta. E continuo a domandarmelo. Non è stato facile smettere di considerarmi cattolica. All’inizio mi sentivo in colpa, era come tradire la mia famiglia. Ancora, a volte, mi manca la comunità. Non posso tornare indietro, però. Le mie figlie, che hanno uno sguardo più distaccato, mi hanno aiutato a vedere le cose con più chiarezza. Perché dovrei essere parte di un’istituzione che tiene le donne ai margini e oltretutto giustifica questa esclusione con ragioni dottrinali e teologiche?».
ESSERE, DIVENTARE VIANDANTI
ULISSE E ABRAMO
Marco Bertè
Ecco: autentico viandante è Ulisse, che torna a casa sospinto dalla nostalgia e dal desiderio di Itaca e della sposa, o Abramo che cammina verso ciò che non sa, chiamato da una voce misteriosa?,...
Confessione di fede letta al culto di apertura del sinodo delle chiese valdesi e metodiste 2024
Crediamo in Dio, creatore e sostegno di ogni forma di vita, il quale ci chiama ad essere i suoi partners nella creazione e nella redenzione del mondo. Noi viviamo nella promessa che Gesù Cristo è venuto affinché tutti abbiamo la vita e l'abbiamo in abbondanza (Giov. 10,10). Guidati e sorretti dallo Spirito Santo ci apriamo alla realtà del nostro mondo.
Crediamo che Dio è sovrano su tutta la creazione...
Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste, Torre Pellice 25 agosto 2024
La Campagna Ponti e non muri di Pax Christi Italia si unisce all'indignazione, dolore e sgomento già manifestati da altre realtà associative...
Campagna Ponti e non muri
Pax Christi Italia
https://www.paxchristi.it/?p=27200
29 agosto 2024
È morta Anna, la sorella di Mons. Luigi Bettazzi.
Ieri, 29 agosto, ha portato a compimento il suo lungo percorso terreno la sorella Anna di Mons. Luigi Bettazzi. Anna aveva compiuto 97 anni il 5 luglio scorso essendo nata il 5 luglio 1927...
PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Piazza San Pietro
Mercoledì, 28 agosto 2024
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Il testo qui di seguito include anche parti non lette che sono date ugualmente come pronunciate.
Catechesi. Mare e deserto.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi rimando la consueta catechesi e desidero fermarmi con voi a pensare alle persone che – anche in questo momento – stanno attraversando mari e deserti per raggiungere una terra dove vivere in pace e sicurezza.
Mare e deserto: queste due parole ritornano in tante testimonianze che ricevo, sia da parte di migranti, sia da persone che si impegnano per soccorrerli. E quando dico “mare”, nel contesto delle migrazioni, intendo anche oceano, lago, fiume, tutte le masse d’acqua insidiose che tanti fratelli e sorelle in ogni parte del mondo sono costretti ad attraversare per raggiungere la loro meta. E “deserto” non è solo quello di sabbia e dune, o quello roccioso, ma sono pure tutti quei territori impervi e pericolosi, come le foreste, le giungle, le steppe dove i migranti camminano da soli, abbandonati a sé stessi. Migranti, mare e deserto. Le rotte migratorie di oggi sono spesso segnate da attraversamenti di mari e deserti, che per molte, troppe persone – troppe! –, risultano mortali. Per questo oggi voglio soffermarmi su questo dramma, questo dolore. Alcune di queste rotte le conosciamo meglio, perché stanno spesso sotto i riflettori; altre, la maggior parte, sono poco note, ma non per questo meno battute...
di Maurizio Ambrosini
Ci sono naufraghi e naufraghi. Non sorprende l’emozione suscitata e la grande mobilitazione per trarre in salvo le persone (occidentali e benestanti) coinvolte nel naufragio del mega-yacht Bayesian, nave a vela di 56 metri di lunghezza, al largo di Porticello, 20 chilometri da Palermo. C’è trepidazione per i sei dispersi, tra cui il tycoon tecnologico Mike Lynch, il Bill Gates britannico, mentre i quindici salvati sono stati immediatamente condotti al pronto soccorso di Termini Imerese. Sempre in mare si dovrebbe agire così, sempre si dovrebbe palpitare per la sorte dei naufraghi, sempre bisognerebbe ricoverare a terra gli scampati il più presto possibile...
in “Avvenire” del 21 agosto 2024