SANTO NATALE 2022

26-12-2022 - Preghiere poesie

SANTO NATALE  2022 con preghiera dei piccoli

 

Dal Vangelo secondo Luca 2, 15-20

Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

 

Abbiamo tutti l’impressione che le luci del Natale 2022 non abbiamo la forza di rischiarare le tenebre da cui proveniamo. E non soltanto perché la crisi energetica incide pesantemente sulle nostre economie domestiche, ma anche perché il male sembra davvero eccessivo. Dopo la pandemia che ha spento moltissime luci di speranza di affetti cari, siamo stati colpiti dalla siccità e dai cambiamenti climatici che ci hanno ricordato che abbiamo oltrepassato linee dalle quali è molto difficile tornare indietro. L’aggressione poi dell’Ucraina da parte della Russia di Putin ci ha portato la guerra in Europa. Nei nostri mari e sulle nostre montagne – da non dimenticare – si continua a morire di freddo o annegati per scappare da fame, da guerre e da campi di concentramento disumani. E – dulcis in fundo – l’emergere di una corruzione a livello gigantesco all’interno delle istituzioni europee ci ha – definitivamente per così dire – tagliate le gambe (“È una vicenda troppo grossa per parlarne” – mi ha detto Carla, 69 anni e nonna – siamo spiazzati. Disorientati”).

Qualcuno ha ipotizzato che si tratta di castighi divini “mandati” dal Cielo per scuoterci dai nostri peccati e dalla nostra incredulità. E a questo proposito voglio ribadire, con forza, che non appartiene allo stile di Dio “mandare” sulla terra calamità, guerre, corruzioni e violenze varie. Se queste tristi realtà ci vivono accanto è perché il cuore umano le ha fatte entrare nella nostra storia. Ma non possiamo e non dobbiamo dimenticare che la sola realtà che il buon Dio “ha mandato” sulla Tera è il Suo Figlio.

In principio era il Verbo”. Ed il significato è tanto bello quanto solenne. Per dirci che prima ancora della creazione, nel cuore di Dio abitava il Verbo: il Suo Progetto di creare per amore l’uomo per immergerlo in quel giardino che era la Terra e per farlo diventare come Lui. Siamo stati pensati, amati e voluti da Dio prima ancora che il mondo fosse creato, ci dicono queste cinque parole. E quando Dio ha visto che l’uomo si è allontanato dalla strada dell’amore tracciata per lui, non ha scelto di “chiudere” con il Suo Progetto d’amore. Dio non si è pentito di aver fatto l’umo e non lo ha abbandonato al suo destino. Ha “mandato” sulla Terra il Suo Figlio Gesù – il Suo Progetto d’amore per noi – perché ognuno di noi possa trovare le luci sufficienti per diradare le nebbie della fatica di vivere.

Il Mistero del Natale è esattamente questo: Dio ci dona (e ci “manda”) la Sua Parola per contrastare e per fermare le tante parole inutili e nocive che ci mangiano la speranza. E mai come quest’anno abbiamo bisogno di parole vere, solide e soprattutto in grado di aiutarci a ritrovare i sentieri della libertà, dell’onestà, della pace e della fraternità.

Dobbiamo reimparare ad accogliere quella Parola che si chiama Gesù e che è la sola che ci sa guidare sulla strada della felicità (che il Vangelo chiama beatitudine).

Senza la Parola-Gesù siamo tutti stanchi, depressi e storditi da mille suoni che – di fatto – non hanno la forza di diventare voce, presenza, consolazione e “parole di libertà”

In principio era il Verbo” sono cinque parole che devono impastarsi con la nostra vita fino a diventare respiro, preghiera, prassi e movimento tanto del cuore quanto delle mani. Accogliere quella Parola significa prendere coscienza che “a quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio”. Significa che accogliere il Suo amore rende la nostra umanità come quella di Gesù: liberata dal peccato e disponibile a dare, a donare, a perdonare, ad amare e a servire. Come ha fatto Gesù. Ed eccoci agli auguri:

  • Il Signore Gesù accolto da ciascuno di noi ci renda capaci di opporre, alle parole negative che ci circondano, la bellezza della Sua presenza e della Sua bontà.
  • La Sua Parola renda le nostre case luoghi di fraternità e di perdono dove il noi vince l’io e ogni forma di egoismo.
  • Natale 2022 ci liberi dalla solitudine che diventa isolamento per un vivere troppo barricato su sé stessi. E a chi si sente solo, isolato e dimenticato chiedo, propongo e auguro di rovesciare le parti e iniziare a cercare chi è più solo di lui.
  • Le nostre comunità cristiane diventino spazi di profezia e progetti capaci di guardare avanti senza nostalgie e senza rimpianti. La società cristiana di ieri non c’è più. Ma non è assolutamente detto che la società di oggi sia meno bella o meno meritevole di impegno.
  • E a chi si sente sopraffatto dalle ombre del tempo presente, auguro di “ruminare” – giorno dopo giorno – quella Parola che non scioglie come una bacchetta magica i nodi del vivere, ma che impasta la nostra vita con la mentalità e la persona di Gesù che è il solo pane quotidiano che sazia la nostra voglia di infinito.

Un cordiale, intenso e vero augurio di Buon Natale. Immerso e impiantato nella fiducia che il Signore Gesù ci dona la possibilità di diventare Figli di Dio.

 

 Preghiera dei piccoli

Caro Gesù,

il don a catechismo ci ha detto che la preghiera chi si trova all’inizio del Vangelo di San Giovanni si chiama Prologo. E poi ha aggiunto: tante parole belle e difficili per dire a tutto il mondo che Tu sei Parola.

Subito non ho capito.

Poi mi sono detto che se Tu sei Parola io non sono mai solo perché Tu, Gesù-Parola, mi parli, mi ascolti, mi tieni sempre compagnia e mi insegni a “parlare” senza dire le bugie e senza mai offendere l’altro.

Grazie Gesù.

Sono giorni brutti questi che stiamo vivendo. Tantissimi bambini vivono in mezzo alle guerre e ai bombardamenti. I grandi per la politica litigano sempre. Per le strade nessuno sorride. E tutti parlano solo di corruzione.

Abbiamo bisogno di Te, Gesù, e del Tuo essere Parola vera. Parola di gioia e Parola di Pace.

Abbiamo bisogno del Tuo Natale, Gesù.