Pubblichiamo la lettera di un gruppo di docenti dell'IISS Giovanni Falcone di Gallarate (VA) che si esprime collettivamente contro le iniziative della NATO all'interno della scuola con alunne e alunni....
«Siamo un gruppo di docenti e alunni dell'Istituto Superiore Giovanni Falcone di Gallarate (VA).
Vi scriviamo preoccupati in merito alla questione dell'alternanza scuola lavoro (ora PCTO), che sta sempre più prendendo una piega militare. Da un anno, alunne/ della scuola prestano servizio all'interno della base Nato di Solbiate Olona (VA). A fine maggio militari della base
Nato hanno distribuito ad alunne/i impegnati nell'attività di PCTO cappellini con la scritta "We are
Nato" (Noi siamo Nato) e un volantino dove, nero su bianco, c'era scritto: "La manifestazione è nata per avvicinare al mondo militare" (vi alleghiamo le foto).
Proprio la Nato che propone agli Stati membri di aumentare la quota di spese militari ad ALMENO il 2% del Pil, quando già ora, con l'1,38%, si spendono 25 miliardi (MILIARDI!) di euro.
II Parlamento europeo ha già approvato a stragrande maggioranza la procedura d'urgenza per destinare una quota dei fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza) alla produzione di munizioni per l'Ucraina!
Tutto questo mentre lo 0,7 del Reddito Nazionale Lordo per aiutare i Paesi più poveri è ben lontano dall'essere raggiunto (l'Italia è allo 0,3...). Nato che non si spende per un negoziato e cessate il fuoco in Ucraina, ma continua in questa escalation che potrebbe portarci alla catastrofe nucleare (si è arrivati a parlare dell'invio dei cacciabombardieri F16!). Tutto questo stride enormemente con il vituperato articolo 11 della nostra Costituzione, che proprio quest'anno celebra i 75 anni ("L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali").