Notizie

Una grave crisi aleggia sulla chiesa

di Enzo Bianchi

in “Jesus” del luglio 2021

Viviamo un'ora faticosa e di grave crisi nella Chiesa cattolica: in realtà già da alcuni decenni, ma era assolutamente proibito dirlo pubblicamente. Quasi tutti erano impegnati a sottolineare l'efficienza della presenza della Chiesa nella società e a ribadire il suo peso e le sue capacità d'intervento, quasi in risposta alla tentazione di una religione civile che sembrava così urgente e apportatrice di vita sociale positiva per il nostro Paese...

Confermata la condanna di don Mauro Galli

Confermata la condanna di don Mauro Galli. Si aprono problemi a Milano. E in Italia i vescovi sulla pedofilia rimangono imboscati?

Conferma della pesante condanna
Oggi la prima Corte D’Appello penale della magistratura milanese ha confermato (con una riduzione da sei anni e quattro mesi a cinque e quattro mesi) la condanna di don Mauro Galli per abuso sessuale...

Milano, 5 luglio 2021        Vittorio Bellavite, coord. nazionale NOI SIAMO CHIESA

MI OPPONGO ALLA VIOLENZA

“MI OPPONGO ALLA VIOLENZA”

don Mimmo Battaglia

Mi oppongo alla violenza perché, quando sembra produrre il bene, è un bene temporaneo; mentre il male che fa è permanente”. Queste parole di Gandhi sono risuonate nel mio cuore nell’apprendere dei gravi episodi di violenza verificatisi nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere...

Testo pubblicato il 3.7.2021 sul sito della Diocesi di Napoli (www.chiesadinapoli.it )

Giorgia Meloni patriota cerca patrioti in Europa

di Furio Colombo | 4 Luglio 2021 

Trascrivo la frase con cui Giorgia Meloni conclude un articolo-manifesto con cui risponde a Ernesto Galli della Loggia (Corriere della Sera, 2 luglio). Il commentatore del Corriere aveva rivolto alla Meloni la domanda che più frequentemente viene rivolta alla giovane leader: “Ma infine voi chi siete?”. La domanda era motivata da un commento sulle elezioni regionali francesi: Vince la destra, ma la destra di De Gaulle, non quella di Vichy. Può vincere in Italia una destra fascista?...

NON SOLO SINODALITA’

NON SOLO SINODALITA’

Giancarla Codrignani

Il Vescovo di Roma, di fronte allo scandalo degli abusi aveva già detto: “non ci salveranno le inchieste ne´ il potere delle istituzioni. Non ci salvera` il prestigio della nostra Chiesa che tende a dissimulare i suoi peccati; non ci salvera` ne´ il potere del denaro ne´ l’opinione dei media, richiamando il popolo di Dio alla via cristiana, nella lettera a Marx ha scritto: “ci salvera` la porta dell’Unico che puo` farlo e confessare la nostra nudita`: ‘Ho peccato’, ‘abbiamo peccato’ ”...

Il Vaticano contro il Parlamento

Il Vaticano contro il Parlamento. Da ridere per non piangere

Una maggiore doverosa tutela degli omo dai rigurgiti presenti nella “pancia” selvaggia del paese comprometterebbe ”la piena libertà di riunione e di manifestazione del pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione [...] dei cattolici e delle loro associazioni ed organizzazioni” (art. 2, comma 3 del nuovo Concordato)?
Una didattica fondata sulla parità dei sessi costringerebbe le scuole paritarie ad occuparsi del cosi detto “gender”?
Una legge pacificamente già votata a larga maggioranza dalla Camera incrinerebbe i rapporti tra Stato e Chiesa?
NO. Il rigurgito della destra clericale straborda e conquista i vertici del Vaticano che ci avevano abituati a ben altra compostezza negli ultimi anni.
Non è solo in nome della laicità della Repubblica, è anche per la nostra fede che stiamo, toto corde, con quanti, nella società civile e nelle istituzioni, sono dalla parte opposta e rifiutano questa specie di ridicolo scontro di civiltà.

Milano, 22 giugno 2021        Vittorio Bellavite, coord. nazionale NOI SIAMO CHIESA

Vaticano e ddl Zan

«L’attacco del Vaticano al ddl Zan sembra un dispetto della Curia contro il Papa. Di cui non si sentiva il bisogno»
Lo sconcerto di padre Alberto Maggi. «Ma guardando alla storia non è una novità: la Chiesa da sempre si è opposta al progresso»

Cattolici e luterani

Un appello per ricomporre lo scisma tra cattolici e luterani

•   14 Giugno 2021

Il Gruppo di discussione ecumenica di Altenberg ha avanzato delle proposte per superare la bolla di scomunica e il verdetto della Riforma...

Se a Trieste la storia riscrive la Basaglia

 Se a Trieste la storia riscrive la Basaglia

Massimo Recalcati   La Stampa 7 giugno 2021

 

La riforma psichiatrica di Franco Basaglia, conosciuta come Legge 180, approvata nel maggio del 1978, è stata probabilmente la riforma più significativa, se non l'unica, figlia della grande contestazione del '68...

Indiani «dopati» per reggere i ritmi da schiavi

 Indiani «dopati» per reggere i ritmi da schiavi di Marco Omizzolo

 

Un medico, un farmacista e un avvocato impegnati nel business del doping per i braccianti indiani della provincia di Latina allo scopo di non far sentire loro le fatiche fisiche e psicologiche legate allo sfruttamento. È quanto emerge dall'operazione «No Pain» condotta martedì 25 maggio dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Latina, coordinato dal Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto Giorgia Orlando della Procura pontina...

18 giugno: giornata del rifugiato

Comunicato Stampa

La Cicloofficina Thomas Sankara e il Coordinamento Antifascista Biellese chiedono la chiusura del CPR (Centro Permanente per i Rimpatri) di Torino.

Lo facciamo insieme alla Camera Penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta.

Il suicidio di Mousse Balde nel CPR torinese non è un incidente ma la conseguenza della gestione di una “tecnologia” discriminatoria e anticostituzionale.

Mousse Balde aveva 23 anni, a Ventimiglia era stato massacrato a colpi di spranga da tre giovani italiani. Dopo le prime cure era stato rinchiuso in isolamento nel “l’ospedaletto” del CPR di Torino.

Musa domandava: “Perché sono qui? Quando mi fate uscire?". Musa non ha resistito: sofferente, disperato, si è impiccato con le lenzuola alle sbarre della propria gabbia.

Lo hanno trovato morto, non c’era più nulla da fare: suicidio! Si aprirà un’inchiesta?

Ancora una volta il trattenimento a fini di rimpatrio ha provocato la morte. Gli errori delle Istituzioni nella gestione dei rimpatri e le politiche insufficienti nell’accoglienza dei migranti provoca vittime. E quando “i trattenuti” nei CPR non vogliono morire si fanno del male: i casi di autolesionismo sono tantissimi!

I CPR sono “non luoghi” nei quali la legalità è sospesa. Stranieri senza permesso di soggiorno, senza aver compiuto alcun reato sono rinchiusi, in media 90 giorni, per un accertamento amministrativo. Richiusi in gabbie metalliche senza poter comunicare con l’esterno.

L’assistenza è appaltata a soggetti privati, senza le competenze adeguate e senza alcuna funzione ufficiale. Protocolli al ribasso risparmiano sull’assistenza medica e psicologica.

Gli operatori sono gli unici ad accedere alle aree dei “trattenuti/detenuti” e questo crea un gravissimo problema di accesso alle cure, di sicurezza personale e di rispetto della legalità.

Tutto ciò è inaccettabile in un paese civile. I risultati poi sono quelli che conosciamo!

Per ritornare ad essere un paese civile i CPR devono essere chiusi, a cominciare da quello di Torino, e i capitali risparmiati investiti in accoglienza dignitosa.

Deve, al più presto, essere cancellato il reato di “immigrazione clandestina”, vera causa dell’immobilismo delle Istituzioni nella gestione delle migrazioni, dell’accoglienza e per il rispetto e l’applicazione del “diritto d’asilo”.

Per questo saremo presenti alla “giornata del rifugiato”, il 18 giugno, con il Tavolo Migranti di Biella.

Arci Solidarietà Cicloofficina Thomas Sankara

Coordinamento Antifascista Biellese