
E' morto ieri a Tubinga il 93enne teologo svizzero Hans Kung, critico nei confronti della Chiesa cattolica, impropriamente definito e universalmente conosciuto come eretico in quanto, per la prima volta all'interno della Chiesa cattolica, aveva preso posizione contro l'infalliblità del papa. Era il 1970 e Kung pubblicò“Infallibile?”, uno dei libri più noti e venduti. La rottura con il Vaticano arrivò ufficialmente nel 1975 dopo la pubblicazione di “Essere cristiano”, in cui Gesù non vine mai chiamato "figlio di Dio". E sotto il pontificato di Giovanni Paolo II gli viene tolta la cattedra di insegnamento della Chiesa. Nel 2005 si incontrò con il suo collega Ratzinger, divenuto nel frattempo papa Benedetto XVI, ma sulla questione dell'infallibilità soltanto con papa Francesco ebbe un dialogo più aperto, meno dogmatico. Grato per lo spirito di apertura dell'attuale pontefice, Hans Kung ha continuato a sperare che lo stesso spirito di confronto e di dialogo accompagnasse i vescovi del nostro tempo. Ma il teologo Kung va ricordato per moltissimo altro e tanto di più. Nella vita che non ha fine possa accomopagnarci, con la stessa onestà intellettuale e la stessa passione, nella ri-lettura dei suoi innumerevoli scritti.