Un appello per ricomporre lo scisma tra cattolici e luterani
• 14 Giugno 2021
Il Gruppo di discussione ecumenica di Altenberg ha avanzato delle proposte per superare la bolla di scomunica e il verdetto della Riforma...
• 14 Giugno 2021
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Se a Trieste la storia riscrive la Basaglia
Massimo Recalcati La Stampa 7 giugno 2021
La riforma psichiatrica di Franco Basaglia, conosciuta come Legge 180, approvata nel maggio del 1978, è stata probabilmente la riforma più significativa, se non l'unica, figlia della grande contestazione del '68...
Indiani «dopati» per reggere i ritmi da schiavi di Marco Omizzolo
Un medico, un farmacista e un avvocato impegnati nel business del doping per i braccianti indiani della provincia di Latina allo scopo di non far sentire loro le fatiche fisiche e psicologiche legate allo sfruttamento. È quanto emerge dall'operazione «No Pain» condotta martedì 25 maggio dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Latina, coordinato dal Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto Giorgia Orlando della Procura pontina...
Comunicato Stampa
La Cicloofficina Thomas Sankara e il Coordinamento Antifascista Biellese chiedono la chiusura del CPR (Centro Permanente per i Rimpatri) di Torino.
Lo facciamo insieme alla Camera Penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta.
Il suicidio di Mousse Balde nel CPR torinese non è un incidente ma la conseguenza della gestione di una “tecnologia” discriminatoria e anticostituzionale.
Mousse Balde aveva 23 anni, a Ventimiglia era stato massacrato a colpi di spranga da tre giovani italiani. Dopo le prime cure era stato rinchiuso in isolamento nel “l’ospedaletto” del CPR di Torino.
Musa domandava: “Perché sono qui? Quando mi fate uscire?". Musa non ha resistito: sofferente, disperato, si è impiccato con le lenzuola alle sbarre della propria gabbia.
Lo hanno trovato morto, non c’era più nulla da fare: suicidio! Si aprirà un’inchiesta?
Ancora una volta il trattenimento a fini di rimpatrio ha provocato la morte. Gli errori delle Istituzioni nella gestione dei rimpatri e le politiche insufficienti nell’accoglienza dei migranti provoca vittime. E quando “i trattenuti” nei CPR non vogliono morire si fanno del male: i casi di autolesionismo sono tantissimi!
I CPR sono “non luoghi” nei quali la legalità è sospesa. Stranieri senza permesso di soggiorno, senza aver compiuto alcun reato sono rinchiusi, in media 90 giorni, per un accertamento amministrativo. Richiusi in gabbie metalliche senza poter comunicare con l’esterno.
L’assistenza è appaltata a soggetti privati, senza le competenze adeguate e senza alcuna funzione ufficiale. Protocolli al ribasso risparmiano sull’assistenza medica e psicologica.
Gli operatori sono gli unici ad accedere alle aree dei “trattenuti/detenuti” e questo crea un gravissimo problema di accesso alle cure, di sicurezza personale e di rispetto della legalità.
Tutto ciò è inaccettabile in un paese civile. I risultati poi sono quelli che conosciamo!
Per ritornare ad essere un paese civile i CPR devono essere chiusi, a cominciare da quello di Torino, e i capitali risparmiati investiti in accoglienza dignitosa.
Deve, al più presto, essere cancellato il reato di “immigrazione clandestina”, vera causa dell’immobilismo delle Istituzioni nella gestione delle migrazioni, dell’accoglienza e per il rispetto e l’applicazione del “diritto d’asilo”.
Per questo saremo presenti alla “giornata del rifugiato”, il 18 giugno, con il Tavolo Migranti di Biella.
Arci Solidarietà Cicloofficina Thomas Sankara
Coordinamento Antifascista Biellese
di Antonello Caporale | 14 Giugno 2021
Una società con la bocca piena della parola “giovani”, che intesta il programma europeo di ripresa alla “next generation”, che quotidianamente lacrima sui debiti che addosseremo “a chi viene dopo di noi”, e poi li arruola come target e un po’ se ne frega della loro vita. Professor Sarantis Thanopulos è successo con gli Open day di Astrazeneca...
La Repubblica 7 giugno 2021
Cosa sta succedendo nella chiesa cattolica? Questa domanda mi viene posta con insistenza da cristiani che incontro o che mi scrivono, ma anche da chi resta osservatore attento alle vicende della chiesa come presenza significativa nella società...
LETTERA DI PAPA FRANCESCO AL CARD. REINHARD MARX
ARCIVESCOVO DI MONACO-FRISINGA
Santa Marta, 10 giugno 2021
Caro fratello,
prima di tutto grazie per il tuo coraggio. È un coraggio cristiano che non teme la croce, non teme di umiliarsi davanti alla tremenda realtà del peccato. Così ha fatto il Signore (Fil 2, 5-8). È una grazia che il Signore ti ha fatto e vedo che tu la vuoi accettare e custodire perché dia frutto. Grazie...
Riccardo Maccioni martedì 8 giugno 2021
L'annuncio dato dallo stesso fondatore ed ex priore con un tweet. La sua nuova residenza a Torino. Nel maggio 2020 la decisione vaticana di allontanarlo da Bose...
VIVRA’ A TORINO – Bose, l’ex priore Bianchi trasloca “Addio sofferto”
Alla fine l’addio si è consumato. Enzo Bianchi, ex priore di Bose, ha lasciato la comunità monastica del Biellese da lui fondata, in ossequio al provvedimento con cui oltre un anno fa la Santa Sede gli aveva intimato l’allontana - mento...
Due stati due popoli, uno stato due popoli?
Vera Pegna - Il Manifesto 7/6
Attualmente circolano due proposte di soluzione alla cosiddetta questione israelo-palestinese...
LA PARITA’ È SCRITTA NEL VANGELO di Federica Tourn
PATRICIA FRESEN, ex suora domenicana, è diventata prete a sessantadue anni, in un torrido giorno di agosto del 2003. A consacrarla a Barcellona sono state due vescove, durante una cerimonia commovente e, ovviamente, clandestina...
Le dimissioni del Card. Marx sono una saggia decisione. Rappresentano un esempio per i vescovi italiani, omissivi e silenti per quanto riguarda la pedofilia del clero nel nostro paese...